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Il Giornalino del CRC – Marzo 2024

Tantissime interviste esclusive nel numero di marzo del CRC News, siete pronti?

Ad aprire le danze sono Carolina e Andrea Settembre, un giovane, simpatico, promettente cantante dalla voce dolce, delicata ed espressiva, come ci racconta la nostra esperta di spettacolo. Mia, invece, ha intervistato Marco Gerosa, l’astrologo delle star che le ha svelato tante curiosità a proposito dell’astrologia, sua passione da tanti anni ormai.

Riccardo Gaspari è stato intervistato da Marta, esperta della rubrica food. E’ lo chef e proprietario di Sanbrite, un ristorante di cortina d’Ampezzo che ha una stella Michelin verde, voi sapete che significa? Leggete l’articolo e lo scoprirete! Tiger Gimmy questa volta ci ha sorpresi e invece che disegnare ha intervistato un vero e proprio fumettista che ci è venuto a trovare al CRC! Si chiama Francesco Artibani e scrive e disegna personaggi e storie di Topolino, di lupo Alberto e di tanti altri cartoni.

Mayla e Greta hanno optato per argomenti green questo mese. Per la rubrica Fashion: La moda sostenibile mentre per la rubrica scientifica: il cambiamento climatico ispirata dalla bellissima foto di Nima Sarikhani “Letto di ghiaccio”.

Penne pungenti, Leonardo e Anastasia hanno recensito serie e libri senza fare sconti a nessuno. Voto 2 per la serie interattiva “Scuola di Sopravvivenza” di Bear Grylls, “troppo ripetitiva” secondo il nostro esperto di serie tv. Invece, Anastasia ha adorato il libro Topè di Roberto Piumini edito da Biancoenero edizioni, una casa editrice molto speciale.

Per la rubrica sport, Gabriele ci ha parlato del Setterosa, la nazionale italiana femminile di pallanuoto. Infine, dato il periodo, Valerio ha scelto di cucinare e condividere la ricetta del coniglietto di cioccolato, perfetto per augurare a tutti una Buona Pasqua!

Per leggere il numero di Marzo cliccate qui sotto, mentre per ascoltare gli articoli letti dalle terapiste andate su Spotify, il Crc News è a portata d’orecchio!

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Caregiver, genitori e insegnanti: i protagonisti della Giornata europea della logopedia 2024

Il 6 marzo è la Giornata Europea della Logopedia, un’occasione per riflettere sull’importanza della comunicazione e celebrare il lavoro straordinario dei logopedisti. Quest’anno, la Federazione dei Logopedisti (FLI) dedica particolare attenzione ai caregiver, talvolta famiglie e insegnanti, riconoscendo il loro ruolo cruciale nel supportare i bambini con disturbi del neurosviluppo.

Il Caregiver nel trattamento logopedico

Secondo le statistiche, circa un milione di caregiver in Italia assiste pazienti con disturbi del linguaggio, fornendo loro sostegno nelle cure logopediche. Queste figure svolgono un ruolo fondamentale come partner comunicativi, utilizzando approcci codificati come il Communication Partner Training o la Comunicazione Aumentativa Alternativa per favorire il dialogo e l’interazione.

Il sostegno dei caregiver è particolarmente prezioso in caso di disturbi come l’afasia o le difficoltà comunicativo-linguistiche, dove agiscono come veri e propri ponti comunicazionali. Inoltre, nei casi di disturbi della deglutizione, i caregiver forniscono un aiuto essenziale nell’organizzare e gestire i pasti secondo le indicazioni del logopedista, garantendo la sicurezza e il benessere della persona assistita.

L’importanza della collaborazione

Le famiglie sono spesso i primi educatori dei bambini e hanno un’influenza significativa sul loro sviluppo linguistico e comunicativo. Come figure di riferimento, svolgono un ruolo cruciale nel fornire un ambiente favorevole e nel supportare l’intero processo di diagnosi, trattamento e gestione dei sintomi associati a tali disturbi. Offrono sostegno emotivo e psicologico, contribuiscono alla formazione di una solida autostima, aiutano i bambini ad affrontare le sfide quotidiane e li guidano nel gestire lo stress legato ai loro disturbi.

La collaborazione con professionisti della salute, quali logopedisti, psicologi e terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva per garantire, sviluppare e implementare strategie terapeutiche efficaci, personalizzate sulle esigenze specifiche di ogni bambino.

Ognuno di questi attori gioca un ruolo unico nel percorso di guarigione del bambino e la loro collaborazione può fare la differenza nel raggiungimento degli obiettivi terapeutici.

Genitori e insegnanti possono diventare parte attiva nell’implementazione delle strategie terapeutiche, sotto la guida dei professionisti della salute e attraverso percorsi di counseling genitoriali e Teacher Training. Questo coinvolgimento può riguardare l’uso di tecniche mirate per supportare il linguaggio e la comunicazione, offrendo un contributo concreto al percorso di trattamento.

In alcuni casi, si veda ad esempio il Project ImPACT, metodo ideato dalla Prof.ssa Brooke Ingersoll, il genitore ha un ruolo centrale nella riabilitazione del bambino, guidato dallo specialista, mette in atto le strategie di intervento terapeutico. Il modello, infatti, prevede la formazione del genitore che, dopo un periodo con l’operatore, sarà in grado di stabilire e raggiungere obiettivi, svolgendo autonomamente la terapia con il proprio figlio.

Genitori e insegnanti

I disturbi dell’apprendimento, come la dislessia e la discalculia, possono rappresentare sfide significative per i bambini nel contesto scolastico e sociale. Anche in questo caso, i genitori e gli insegnanti giocano un ruolo fondamentale nel supportare il bambino nel suo percorso educativo.

I caregiver possono collaborare con i logopedisti e altri professionisti della salute per identificare le difficoltà specifiche del bambino e sviluppare strategie di intervento personalizzate. Attraverso un approccio multidisciplinare e un sostegno continuo, i genitori e gli insegnanti possono aiutare il bambino a superare le sfide e a raggiungere il suo pieno potenziale. Dovranno essere sensibili alle esigenze individuali e collaborare attivamente con i logopedisti per implementare le strategie terapeutiche anche a scuola.

La formazione degli insegnanti sull’identificazione precoce dei disturbi del linguaggio e sull’adozione di approcci inclusivi è fondamentale per garantire un ambiente educativo accogliente e stimolante per tutti i bambini.

L’ambiente scolastico

Un altro aspetto cruciale è la creazione di un ambiente di apprendimento positivo e inclusivo, soprattutto per i bambini con disturbi dell’apprendimento. Gli insegnanti, in particolare, svolgono un ruolo chiave in questo contesto, adottando approcci educativi differenziati e sensibili alle singole esigenze.

Promuovere l’inclusione sociale è un’altra sfida importante. Genitori e insegnanti devono lavorare in tandem per garantire che i bambini si sentano accolti e inclusi nella società. Questo può comportare la creazione di eventi e attività inclusivi e l’educazione dei coetanei sulla diversità e l’accettazione.

Nel caso di diagnosi comportamentali (ADHD, DOP), i caregiver e gli insegnanti devono essere particolarmente attenti nel fornire un ambiente strutturato e supportivo per il bambino. Essi possono contribuire ad adottare strategie di gestione del comportamento, stabilire limiti chiari e coerenti, offrire un sostegno emotivo e aiutare il bambino a sviluppare abilità di autocontrollo, di risoluzione dei problemi e di gestione dello stress.

Il coinvolgimento attivo dei caregiver e degli insegnanti è essenziale per il successo del trattamento e il benessere complessivo del bambino. L’adozione di un approccio collaborativo e multidisciplinare può fare la differenza nel garantire un sostegno completo e mirato, favorendo così una migliore qualità di vita per il bambino e la sua famiglia.

Inoltre, è fondamentale che queste figure monitorino i progressi e si assicurino che il trattamento prescritto venga seguito con attenzione. Questo costante feedback è cruciale per adattare il trattamento alle mutevoli esigenze dei bambini.

Genitori e insegnanti nel trattamento della Balbuzie

La balbuzie è un disturbo della fluenza del linguaggio che può influenzare significativamente la comunicazione e l’autostima di un individuo. Nel trattamento della balbuzie, i caregiver, in particolare i genitori e gli insegnanti, giocano un ruolo chiave. Gli studi hanno dimostrato che l’atteggiamento e la reazione del caregiver possono influenzare notevolmente il modo in cui il bambino affronta e gestisce la sua balbuzie.

Lavorare in maniera integrata, anche sul contesto ambientale in cui l’individuo è inserito è fondamentale, al fine di ottimizzare l’efficacia dell’intervento terapeutico, modulando i fattori ambientali, affinché essi si configurino come dei facilitatori e delle risorse protettive per l’individuo (Ruben, 2000)

Alcuni studi hanno ipotizzato che: “un’attitudine negativa, mostrata dai genitori […] possa indurre nel bambino sentimenti negativi, favorendone la strutturazione di un quadro sindromico persistente. (Brutten e Shoemaker, 1967; Van Riper, 1982).

Inoltre, è stato rilevato che i genitori dei pazienti balbuzienti mostrano una maggiore tendenza a instaurare con i propri figli scambi verbali insoddisfacenti caratterizzati da frequenti interruzioni e/o correzioni e l’utilizzo soprattutto di domande e comandi diretti.

Per questo è importante intervenire, i genitori e gli insegnanti devono essere formati per fornire un ambiente di supporto e accettazione al bambino che balbetta. Attraverso l’uso di strategie di comunicazione efficaci e attraverso l’incoraggiamento positivo, i caregiver possono aiutare il bambino a sviluppare una maggiore fiducia nelle proprie abilità linguistiche e a gestire la sua balbuzie in modo più efficace.

Sensibilizzare gli insegnanti nei confronti delle possibili difficoltà dei bambini, rappresenta un elemento protettivo rispetto al buon inserimento nel gruppo classe e al prevenire ed evitare fenomeni di bullismo. Introdurre attività integrate, elaborate dagli insegnanti in sinergia con le figure sanitarie, può favorire una maggiore conoscenza e quindi desensibilizzazione degli alunni verso il disturbo.

In conclusione

I caregiver, compresi i genitori e gli insegnanti, svolgono un ruolo insostituibile nel trattamento dei disturbi del neurosviluppo. La Giornata della Logopedia del 2024 ci offre l’opportunità di riconoscere e celebrare il loro impegno e la loro dedizione nel garantire il benessere e il successo dei trattamenti. La collaborazione tra caregiver e professionisti della salute è fondamentale per fornire un supporto completo e mirato, favorendo così una migliore qualità di vita per i bambini e le loro famiglie.

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Il Giornalino del CRC – Febbraio 2024

Il numero di febbraio della redazione del Crc News è finalmente online! Nuove interviste, recensioni, ricette, consigli e tanto altro scritte e realizzate dai nostri piccoli giornalisti.

Conoscete Disventure camp? Leonardo l’ha adorata tanto da dargli il massimo dei voti, 5 su 5, nella sua recensione. Anastasia, invece, ha letto i fantastici libri per bambini di Nicoletta Costa e in esclusiva per noi ha realizzato il suo primo personaggio.

Una sorpresa golosa per Marta che ha recensito il cubo cornetto o cubetto come lo ha soprannominato, ripieno di crema al cioccolato e dalla forma insolita. Sempre di dolci ci ha parlato Valerio che in tema con la festività del mese, ha cucinato le frappe di Carnevale con una piccola eccezione, sono dietetiche!

Sempre di Carnevale hanno parlato anche Mayla che ci ha raccontato quali sono state i costumi più indossati, Mia con il suo oroscopo: ad ogni segno una maschera e Giammarco con due barzellette divertentissime.

Sempre sul pezzo Gabriele ci ha parlato di Sinner, tennista italiano, numero 3 al mondo, vincitore degli Australian Open. Greta si è data alla ricerca: il megalodonte era o non era il più grande squalo mai esistito?

Abraham, da storico esperto di fori e antichità, ci ha portato a Bacoli dove da pochissimo è stata scoperta una villa imperiale romana. Carolina, infine, ha intervistato in esclusiva per noi l’attrice teatrale Francesca Demarchi che le ha dato tantissimi consigli…siete curiosi?

Per leggere il numero di Febbraio cliccate qui sotto, mentre per ascoltare gli articoli andate su Spotify, il Crc News è finalmente udibile!

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Il Giornalino del CRC – Gennaio 2024

Un numero spaziale: l’edizione di gennaio 2024 del CRC News ci porta su Marte con un’intervista esclusiva all’ingegnere della NASA Giuseppe Cataldo!

I nostri redattori questo mese hanno scritto di moltissimi argomenti passando dal nuoto con lo speciale su Gregorio Paltrinieri curato da Gabriele, esperto di sport, alle città più Green d’Italia di cui ci ha parlato Abraham.

Tra i piatti del mese: la pasta al sugo dello Chef Valerio, la cucina vegana e quella vegetariana con la lista dei migliori ristoranti selezionati da Marta e infine l’oroscopo culinario di Mia che ha dedicato ad ogni segno zodiacale un piatto tipico invernale.

Adesso nelle sale, Il ragazzo e l’airone, del regista giapponese Hayao Miyazaky, ha conquistato il cuore della nostra critica cinematografica, Carolina che gli ha dato un 4,5 su 5. Leonardo, invece, ha recensito la serie tv che vede protagonista Michelle Obama: Waffles + MOCHI.

Finalmente la neve ha cominciato a cadere, siete pronti per andare in settimana bianca? Fashion Mayla ha per voi alcuni consigli per fare la valigia al meglio! E se non vi piace sciare, tranquilli, c’è il fumetto di Tiger Jimmy!

Infine, due bellissime interviste realizzate dai nostri piccoli redattori: Anastasia ha conosciuto la scrittrice Giuditta Campello che le ha presentato il coniglietto protagonista e ispiratore di alcuni dei suoi più famosi libri. Greta, invece, ha intervistato Giuseppe Cataldo, l’unico ingegnere italiano della NASA che ci ha parlato della sua missione su Marte!

Per leggere il numero di Gennaio cliccate qui sotto.

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Terapie di supporto: benefici e applicazioni cliniche dello Yoga della Risata

Ridere porta più ossigeno ai tessuti, rinforza il sistema immunitario, allevia il dolore, abbassa lo stress, aiuta a proteggersi dai disturbi cardiaci, dal diabete, dall’artrite, dall’emicrania e dai tumori. Per questo, agli inizi degli anni Novanta in India, nacque lo Yoga della risata, sviluppato dal Dottor Madan Kataria e oggi diffuso in tutto il mondo.

Quando ridi cambi e quando tu cambi, tutto il mondo cambia con te. (Dr. Madan Katari)

Si tratta di una ginnastica a tutti gli effetti: esercizio fisico fatto di tecniche e pratiche ripetute, che combina la tecnica yogica del Pranayama (respirazione), con la risata.

Dopo brevi esercizi fisici e di respirazione, sotto la guida di un leader opportunamente formato, si simula la risata in modo vigoroso, al suono di “ho ho ha ha ha”. La pratica viene effettuata in gruppo, comincia come una finta risata ma ben presto si trasforma in autentica e contagiosa e può continuare per mezz’ora o anche più.

I bambini riescono a ridere da 300 a 400 volte al giorno, gli adulti soltanto 15.

Si può imparare a ridere? Per farlo occorre avere senso dell’umorismo?

Lo Yoga della risata si basa sul principio scientifico secondo cui il corpo non distingue tra una vera risata e una risata indotta. Per cui: si, si può imparare a ridere e no, non occorre senso dell’umorismo. Qualunque espressione motoria del corpo genera un’emozione corrispondente a livello mentale e quindi produce gli stessi benefici fisiologici e psicologici, come pura conseguenza dell’azione.

FAKE IT UNTIL YOU MAKE IT

La ricerca medica mostra che, anche quando si simula la risata o si finge di essere felici, l’organismo produce ugualmente le sostanze chimiche legate alla felicità. Secondo i Principi della Programmazione Neuro Linguistica non c’è quasi nessuna differenza tra pensare di fare qualcosa e farla veramente.

Nello specifico, ripetendo un comportamento del corpo per un certo periodo di tempo, la mente comincia a generare risposte automatiche. Il corpo impara a produrre una reazione simile a quella autentica senza che siano coinvolti razionalità e consapevolezza, principio di condizionamento (Pavlov).

Analogamente, anche il cervello umano può essere condizionato con l’esercizio ripetitivo, il corpo comincia a reagire di riflesso, prima che la parte consapevole dell’intelligenza possa razionalizzare e pensare.

Ridere aiuta a rimuovere timidezza e inibizioni, ad aprirsi e a cogliere il lato comico delle situazioni, come conseguenza si sviluppano senso dell’umorismo e comicità. Cambiando la qualità dei pensieri, si provoca un cambiamento anche a livello fisico. Viceversa, se si modifica un comportamento del corpo, si può sperimentare lo stesso cambiamento a livello mentale.

Lo yoga della risata ha la capacità di sincronizzare corpo e mente, mantenendoli in armonia. La generazione di sentimenti positivi e di una generale sensazione di benessere cambiano la visione stessa della vita.

Praticare lo Yoga della risata ripetutamente, battere le mani, cantare all’unisono “ho ho ha ha ha” e fare affermazioni positive come “molto bene, molto bene, yeah!” condiziona il cervello che di conseguenza sviluppa nuove connessioni neuronali responsabili della chimica della felicità.

I benefici dello Yoga della risata

 Numerosi studi hanno confermato l’efficacia del ridere e il suo potere terapeutico per la salute fisica, mentale ed emotiva.

  • Risolleva il morale: favorisce il rilascio di endorfine dalle cellule cerebrali
  • Porta benefici per la salute: riduce lo stress e rinforza il sistema immunitario
  • Porta benefici per il lavoro: aumentare l’ossigenazione al corpo e al cervello ne migliora efficienza e prestazioni: Ci si sente carichi di energie e più produttivi del solito.
  • Funziona da collante sociale: facilita la relazione e favorisce la condivisione e l’empatia.
  • Aiuta a ridere anche nelle situazioni difficili: si guadagna forza nelle avversità, si stabilisce un meccanismo che aiuta a mantenere un atteggiamento mentale positivo, indipendentemente dalle circostanze.

La respirazione

Spesso a causa dello stress e di uno stato mentale negativo, tendiamo a trattenere il respiro, ciò porta a una mancanza di ossigeno e a un accumulo di anidride carbonica nel sangue, a sua volta causa di ansia, stress e reazioni emotive. Respirare più a lungo permette di liberare la maggior parte dell’aria residua nei polmoni, portando così più aria fresca e più ossigeno al successivo ciclo respiratorio. Di fatto, quando ridiamo stiamo espirando, tutte le cellule polmonari si aprono e aumenta la capacità respiratoria, detta anche capacità vitale.

Sotto stress, la maggior parte delle persone respira senza usare il diaframma. Gli esercizi di Yoga della Risata e di respirazione yogica stimolano il movimento del diaframma e dei muscoli addominali. Questa pratica permette di attivare il sistema nervoso autonomo, detto sistema parasimpatico, responsabile del rilassamento. Si può disattivare la risposta allo stress, semplicemente imparando a muovere il diaframma attraverso una corretta respirazione. L’esercizio più importante dello Yoga della Risata ovvero il canto “ho ho ha ha ha” aiuta a focalizzarsi sui muscoli addominali, in modo da imparare ad allenare il diaframma e a ridere con la pancia.

Neurochimica della risata

 La risata è un fenomeno complesso che coinvolge una varietà di aspetti, tra cui aspetti emotivi, sociali e neurochimici. La neurochimica della risata si riferisce alle reazioni chimiche che avvengono nel cervello e nel corpo quando ridiamo. Ecco alcuni aspetti chiave della neurochimica della risata:

  • Rilascio di endorfine ed encefaline: le endorfine sono sostanze chimiche prodotte dal cervello che agiscono come analgesici naturali, contribuiscono a ridurre la percezione del dolore e della tensione e inducono una sensazione di rilassamento e serenità. Le encefaline esaltano il sistema immunitario, stimolando una maggiore produzione di anticorpi (Center of Public Health di Loma Linda, California).
  • Aumento dei livelli di serotonina, un neurotrasmettitore che regola l’umore. Livelli più elevati di serotonina sono associati a una maggiore sensazione di felicità e benessere.
  • Riduzione dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, contribuisce a una sensazione di rilassamento e può avere effetti positivi sulla salute cardiovascolare.
  • Stimola la produzione dibetaendorfine (analgesici prodotti dall’organismo), protegge dallo stress e dalle sue conseguenze svolgendo una vera e propria funzione di antidoto.
  • Attivazione del sistema servoso parasimpatico, responsabile del rilassamento e del riposo. Ciò contrasta con l’attivazione del sistema nervoso simpatico durante situazioni di stress. (respirazione diaframmatica)
  • Coinvolgimento del nucleo Accumbens, una regione del cervello coinvolta nelle ricompense e nei piaceri, è attivato durante la risata. Per questo, ridere è associato a sensazioni di gioia e gratificazione.
  • Aumento del flusso sanguigno al cervello, migliora così l’ossigenazione, la nutrizione delle cellule cerebrali e il sistema. “Ridere aiuta ad aumentare il numero delle cellule Natural Killer (NK), un tipo di cellula che ha la funzione di uccidere i virus e aumentare il livello di anticorpi. I ricercatori hanno dimostrato che a seguito di una terapia della risata il livello di anticorpi (immunoglobina A) aumenta nelle mucose del naso e delle vie respiratorie, negli apparati, cioè, che per primi svolgono una funzione difensiva contro virus, batteri e micro-organismi.” (dott. Lee S. Berk, dell’Università di Loma Linda, California, USA)
  • Coinvolgimento di specifici neurotrasmettitori nel cervello, tra cui la dopamina, che è coinvolta nel sistema di ricompensa e motivazione.

Secondo gli studi della psicoterapeuta Annette Goodheart, la risata indotta viene interpretata dal corpo come autentica, quindi stimola la produzione di molecole della felicità che raggiungono le cellule dell’organismo stabilizzando il sistema ormonale e rafforzando quello immunitario. Allenarsi a ridere senza motivo, come fosse un esercizio, produce quindi effetti salutari sul nostro organismo.

Cosa avviene durante una sessione di Yoga della Risata?

In India, le sessioni di Yoga della Risata sono praticate quotidianamente, nei paesi occidentali, invece, ci si incontra su base settimanale oppure ogni 15 giorni. Normalmente, una sessione dura un’ora, nella quale si ride, si respira e si fanno esercizi di stretching per circa 30 minuti, seguiti dalla Meditazione della Risata e dal rilassamento guidato (15 minuti ciascuno). Ogni sessione

è guidata da un leader o un insegnante certificato, che controlla la sessione, spiega e dà le istruzioni per completare i diversi esercizi.

Step principali:
  • Battere le mani palmo contro palmo per stimolare i punti energetici
  • Respirazione profonda per il rilassamento
  • Coltivare la giocosità per mantenere l’entusiasmo
  • Esercizi che stimolano la risata

Trattandosi di una pratica strutturata, esistono diverse tecniche per ridere senza bisogno di barzellette, umorismo o comicità, come ad esempio:

  • La risata del saluto: il gruppo può fare un gesto di saluto secondo la propria cultura di appartenenza mentre si ride. A seguire, si battono le mani e si canta “ho ho ha ha ha” per 5-6 volte, poi si eseguono due respirazioni profonde.
  • La risata di cuore: dopo l’esercizio “ho ho ha ha ha” i partecipanti eseguono la risata di cuore, il leader dice “1,2,3…” e tutti cominciano a ridere contemporaneamente, si aprono le braccia e si ride aprendo il petto.
  • La risata del frullato: si immagina di tenere in mano due bicchieri di latte o di caffè e, sotto la guida del leader, si versa il contenuto da un bicchiere all’altro emettendo suoni come “Aeee aeee…”, quindi si ripete accompagnando con il suono. Infine, si ride fingendo di bere il frullato.

 Le tecniche sono tantissime, non resta che provarle!

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Il Giornalino del CRC – Dicembre 2023

Anche questo mese il CRC News in vesti Natalizie ha tantissime esclusive da darvi! 

L’esperta di moda, Fashion Mayla è riuscita a farsi svelare dall’elegantissimo Enzo Miccio, wedding planner e stilista impeccabile, quale sia stato l’abito da sposa più stravagante che ha disegnato. Leonardo, invece, ha scoperto come allenare la memoria e diventare un bravo attore grazie ai consigli di Marco Palvetti, l’attore che tra i tanti ruoli ha interpretato anche Salvatore Conte nella serie tv Gomorra.

Gabriele ci ha parlato dello sport della stagione, lo sci e di tutte le discipline che esistono proprio sugli sci! Un ospite stellato ha fatto capolino al CRC per farsi intervistare da Marta, giornalista della sezione food. Stiamo parlando di Daniele Usai, lo chef del Ristorante il Tino, ristorante stellato di Fiumicino, nonchè ex giudice di Masterchef Italia. Tra ricordi e progetti futuri, Daniele ci ha raccontato la sua storia e ci ha svelato che per avere successo non bisogna arrendersi mai! 

E ancora, il vignettista Tiger Jimmy, Carolina, cinematografa dalla penna graffiante, e Mia, astrologa esperta, ci hanno ricordato che manca proprio poco e bisogna prepararsi! Siete pronti per le maratone di Mamma ho perso l’aereo, Elf e tutti i film di Natale? 

Valerio si è portato avanti e questa volta la ricetta se l’è fatta consigliare dalla Food Blogger di Giallo Zafferano, Luisa Orizio, meglio conosciuta come Allacciate il grembiule. Un piatto facile, veloce e originale da riproporre la sera della vigilia: gli alberelli di Natale al formaggio!

In collegamento da Pozzuoli, la bellissima Valentina Caruso, presentatrice del programma Rai “Origini” è stata intervistata da Abraham, due esperti di storia a tu per tu che si sono persi tra resti di antichità romane e consigli sui musei da non perdere. Greta, invece, in qualità di esperta di scienze e di natura, ha parlato di ambientalismo e di viaggi con Beppe Convertini, conduttore di Linea verde che le ha confessato di avere un debole per Roma, la città più bella del mondo.

Sempre a proposito di verde e di ecologia, dopo aver letto e recensito il libro “Pensare Verde”, Anastasia è riuscita ad ottenere un’intervista esclusiva con la scrittrice e attivista Annalisa Corrado e non solo! Pensate un po’, le ha promesso di piantare un melo in uno dei frutteti solidali di cui parla nel suo libro e di chiamarlo proprio “Anastasia”, il tutto sigillato da una vera e propria stretta di mano!

Per leggere il numero di Dicembre cliccate qui sotto.

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Taping Neuromuscolare (NMT): benefici e applicazioni in ambito logopedico e neuropsicomotorio

Il Taping neuromuscolare (NMT) è una terapia biomeccanica innovativa, non invasiva, non farmacologica, che consiste nell’applicazione di strisce elastiche adesive sulla cute che, creando spazio nei tessuti, determinano una stimolazione sensoriale e meccanica dei sistemi muscoloscheletrico, vascolare, linfatico e neurologico.

Taping Neuromuscolare: Cos’è e come funziona?

Nasce in Italia grazie a David Blow, che nel 2003 fonda il “Neuromuscolar Taping Institute” con l’obiettivo di formare medici e professionisti sanitari sull’utilizzo e sulla promozione di validi metodi innovativi.

Il Taping neuromuscolare sfrutta le capacità naturali di guarigione del corpo stimolando il metabolismo cellulare, consentendo l’attivazione dei sistemi neurologici e di circolazione e innescando fenomeni facilitanti la propriocezione neuromuscolare, ovvero la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, senza il supporto della vista.

Il nastro adesivo, definito Tape, è un cerotto di cotone adesivo elastico che riproduce le caratteristiche dell’epidermide in spessore, peso ed elasticità. A seconda delle zone da trattare ha diversi tipi di taglio e spessore, non deve limitare il movimento ma sostenerlo.

Il tape

Il tape è fatto di un filo elastico polimerico ipoallergenico avvolto da fibre di cotone al 100%, ciò consente una rapida evaporazione dell’umidità corporea e dell’essiccazione. Può essere allungato fino al 50% rispetto alla lunghezza standard. E’ resistente all’acqua e può rimanere sul corpo per circa 3-5 giorni senza compromettere la qualità dell’adesivo. Il suo effetto terapeutico è continuo durante le 24 ore e persiste parzialmente per diverse settimane anche dopo la rimozione

L’applicazione mirata del tape permette la formazione di pliche cutanee che durante il movimento corporeo facilitano il drenaggio linfatico, favoriscono la vascolarizzazione sanguigna, riducono il dolore, migliorano il range di movimento muscolo articolare e la postura.

Come agisce a livello muscolare?

L’azione della tecnica si basa su un meccanismo di decompressione e dilatazione: i nastri adesivi, applicati senza tensione, permettono il sollevamento della pelle quindi una riduzione della pressione sulla zona trattata. Di conseguenza, riducendo la pressione sui nodi e sui vasi linfatici, c’è un notevole miglioramento della microcircolazione e grazie alla variazione di pressione all’interno dei vasi (sanguigni e linfatici) si ottiene un maggior effetto drenante.

Le applicazioni in ambito logopedico

Il taping neuromuscolare ha un impatto positivo sull’efficacia delle terapie logopediche nel trattamento di disturbi del neurosviluppo che coinvolgono la sfera del linguaggio. (Smith et al. 2022).

  • Raddrizzamento posturale: apertura del diaframma
  • Cura della voce e disfonia (aumento delle capacità respiratorie e maggiore diametro toracico)
  • Scialorrea
  • Patologie del linguaggio e della comunicazione
  • Disfunzioni miotensive dell’articolazione temporo mandibolare
  • Discinesie strutturali dell’articolazione temporo mandibolare
  • Disfagia
  • Incoordinazione respiratoria
  • Paresi del facciale
  • Deglutizione atipica
  • Ipotonia dei muscoli facciali
  • Mancanza di chiusura delle labbra
  • Ipertonia di muscoli della laringe e del viso
  • Stabilizzazione e controllo della mascella
Il trattamento della disfonia

La produzione di voce umana è un meccanismo complesso che richiede una perfetta sincronizzazione dei muscoli laringei e un corretto posizionamento della glottide. Quando questo meccanismo non viene eseguito correttamente, vi è un disturbo vocale (disfonia). Secondo diversi studi realizzati su pazienti disfonici, l’applicazione del Tape potrebbe accelerare il tempo di recupero funzionale dei pazienti e offrire una migliore risposta riabilitativa ai problemi associati alla disfonia, come le difficoltà di deglutizione e le cicatrici del collo. (pubmed 2017; pubmed 2020)

Applicando il nastro adesivo in zone specifiche del volto e del collo, si mira a migliorare il controllo muscolare e la coordinazione necessari per la fonazione e la produzione del suono, inoltre, mantenendo costante l’effetto rilassante sul tessuto connettivale e sulla fascia muscolare coinvolta, il recupero terapeutico è facilitato.

Trattamento dei problemi della voce

La Dott.ssa Ramella, logopedista e istruttrice di NMT, formata secondo il metodo PROEL (propriocettivo elastico), spiega come il taping sia benefico nella cura della voce in casi di tensione a livello della laringe o del diaframma ma anche per l’impostazione di una postura corretta e funzionale.

Il taping neuromuscolare potrebbe per esempio ridurre la tensione causata da edema locale a livello laringeo dovuta a laringite o altra infiammazione.

Potrebbe essere utilizzato per normalizzare la tensione dei muscoli respiratori accessori, per aumentare la propriocezione del diaframma. […] Una doppia applicazione con neurotaping muscolare una sugli spinali, (dietro il collo) e l’altra sul romboide, può favorire l’allineamento e l’ampliamento dello spazio respiratorio. L’applicazione sul trapezio può diminuire una tensione respiratorio-accessoria che altrimenti creerebbe difficoltà a livello vocale.” (YouTube)

Chiusura delle labbra

Sempre in ambito logopedico, il Taping si è dimostrato efficace nella pratica volta alla chiusura delle labbra, i tagli di nastro adesivo sono stati apposti in modo tale da favorire la contrazione muscolare per mantenere le labbra chiuse e la protrusione labiale.

Trattamento della scialorrea (salivazione eccessiva)

Diversi studi hanno dimostrato che l’applicazione del tape durante la terapia logopedica ha portato ad una riduzione significativa della scialorrea in termini di gravità e frequenza. Nei casi di scialorrea dovuta a debolezza muscolare o paralisi facciale, l’applicazione del nastro adesivo ha favorito la stimolazione di alcuni muscoli facciali strettamente legati alla deglutizione e all’articolazione, nello specifico il muscolo orbicolare delle labbra e i muscoli sopraiaoidei.

Applicazione nella riabilitazione pediatrica 

Il taping neuromuscolare può essere integrato per favorire il controllo motorio e la consapevolezza corporea. Applicando le strisce su specifiche aree del corpo, si cerca di stimolare la corretta sequenza di movimenti e migliorare la percezione sensoriale.

  • Cicatrici da ustione
  • Lombalgia cronica e postura flessa del tronco
  • Sindrome emplegica (paralisi) dell’arto superiore e inferiore
  • Deficit/alterazioni/patologie dell’arto superiore e inferiore
  • Edema post chirurgico
  • Spasticità post ictus
  • Disartria
  • Trauma cranico
  • Patologie post chirurgia oncologica
Disturbo della coordinazione e altre applicazioni

 E’ stato dimostrato come, il taping possa avere effetti benefici nei programmi di intervento riabilitativo di bambini con disturbo della coordinazione. Inoltre, può contribuire a ridurre la fatica muscolare, migliorando la resistenza durante le attività quotidiane. (sciencedirect)

Per quanto riguarda la postura, il meccanismo su cui si basa il Taping può influenzare i meccanorecettori cutanei fornendo una costante stimolazione afferente. Ciò consente il passaggio di un numero elevato di informazioni sensoriali al sistema nervoso centrale, con conseguente miglioramento del controllo e della coordinazione della postura. Il nastro adesivo potrà quindi stimolare l’attività muscolare, supportare i muscoli deboli e fornire un feedback propriocettivo per mantenere l’allineamento posturale e la stabilità posturale. (sciencedirect)

Allo stesso modo, attraverso la stimolazione muscolare provocata dal nastro, il Taping si è dimostrato una efficace forma complementare di fisioterapia per i bambini con incontinenza urinaria. (sciencedirect)

In conclusione, il Taping Neuromuscolare si dimostra un approccio terapeutico versatile ed efficace. Se affiancato alla terapia logopedia e neuropsicomotoria può migliorare la risposta del paziente al trattamento e ridurre i tempi di riabilitazione.

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