Il 14 giugno del 2018 avrà inizio la terza edizione dell’International Conference on Stuttering, convegno a cadenza triennale, organizzato dal CRC Balbuzie con il patrocinio della Sapienza – Università di Roma e dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”.
Il convegno annovera, nella Direzione Scientifica, insieme alla Professoressa Donatella Tomaiuoli, due tra i maggiori esponenti a livello mondiale nel campo della balbuzie, il Professor Ehud Yairy dell’University of Illinois e il Professor Mark Onslow, dell’University of Sidney.
Le due edizioni precedenti si sono distinte per l’altissimo livello scientifico degli interventi e per la loro poliedricità. Ciascun lavoro, nella sua complessità, ha offerto agli astanti uno spunto di riflessione e di discussione; ciascun lavoro ha consentito un passo avanti nello studio di un disturbo, che rimane ancora oggi, sotto molti aspetti, dibattuto.
La terza edizione vuole insistere sul cammino intrapreso sei anni fa, vuole continuare ad essere punto di incontro della comunità scientifica nazionale ed internazionale, in cui gli scambi possano essere orizzontali e verticali, in cui ci sia un confronto di pareri, una condivisione di saperi ed esperienze, un trasferimento di conoscenze nei confronti di un pubblico variegato, tra cui siedono, non solo grandi nomi, ma anche nomi che, ancora tra i banchi delle Università, grandi aspirano a diventare.
In questa terza edizione, vogliamo proseguire la nostra storia, dando una continuità a quanto finora costruito. In questa terza edizione, vogliamo confermare la nostra essenza suggellandola in un’immagine in cui rispecchiarci.
È da qui che nasce il logo dell’International Conference on Stuttering.
L’immagine che fino ad oggi ci ha rappresentati è stata la foto di uno scorcio del Colosseo. Il nuovo logo ricorda il Colosseo negli archi disposti su di una superficie rettangolare, chiara allusione ad uno degli edifici emblema dell’Eur, sede del Convegno: il Palazzo della Civiltà e del Lavoro.
Non solo mero richiamo architettonico, gli archi assurgono ad essere finestre di dialogo tra volti che parlano, conversano, forse balbettano, in ogni caso comunicano.
L’immagine rappresentativa dell’ICOS torna, dunque, ancora una volta, ad essere Roma, lo confermano le finestre arcuate e il carattere squadrato utilizzato per la scritta, vivido rimando alle epigrafi incise nel marmo delle opere pubbliche della Roma antica.
Il rosso richiama la regalità della porpora, l’incontestabilità del potere espresso da quel colore sulle vesti dell’Imperatore.
L’azzurro è, invece, il colore del CRC, terza volta promotore, a Roma, dell’International Conference on Stuttering. L’azzurro è il colore dei sogni, quelli che nel 2012 diedero vita alla sua prima edizione.
Martina de Meis