Leggere ai bambini sordi in italiano segnato è fondamentale per facilitare lo sviluppo linguistico e cognitivo. Abbiamo intervistato la dott.ssa Matilde Marulli a proposito delle strategie necessarie per far si che sia un’esperienza inclusiva.
Intervista alla dottoressa Matilde Marulli, Logopedista e referente del Polo Sordità del CRC
In cosa consiste l’italiano segnato e perché è importante proporlo ai bambini sordi?
L’italiano segnato è una modalità di comunicazione che abbina il linguaggio verbale italiano ai segni della LIS (Lingua dei Segni Italiana). È importante proporlo ai bambini sordi perché facilita l’accesso alla struttura della lingua parlata e scritta, favorendo un funzionale sviluppo cognitivo e linguistico attraverso una modalità visiva, bypassando l’ostacolo percettivo acustico.
Quali strategie utilizza per rendere la lettura in italiano segnato un’esperienza coinvolgente e inclusiva per i bambini sordi? Ci può fare un esempio pratico?
Tra le strategie utili per una lettura coinvolgente è necessario includere l’uso di immagini, di espressioni facciali e di un ritmo narrativo dinamico che mantenga alta l’attenzione di chi ascolta. Per esempio si può leggere un libro illustrato utilizzando un segno per ogni parola chiave e facendo domande per coinvolgere il bambino, come “Cosa pensi succederà ora?” accompagnandolo con il segno di “pensare”.
Il ruolo dei genitori nello sviluppo linguistico dei bambini è molto importante, come viene coinvolta la famiglia nella lettura in italiano segnato e con quali benefici?
Il coinvolgimento della famiglia avviene durante sessioni di formazione in cui si insegnano i segni principali (qualora uno o più componenti della famiglia siano udenti) e le tecniche di lettura condivisa. Questa collaborazione migliora la comprensione reciproca, rafforza il legame familiare, aumenta il senso di sicurezza e la motivazione all’apprendimento promuovendo uno sviluppo linguistico più ricco e completo.
Quali competenze specifiche devono sviluppare logopedisti, insegnanti e altri operatori per utilizzare l’italiano segnato in modo efficace durante la lettura con i bambini sordi?
Occorrono buona padronanza della LIS, capacità di adattare materiali e testi alle esigenze visive dei bambini e sensibilità, necessarie per stimolare la partecipazione attiva del bambino durante la lettura.
Quali sono le principali difficoltà che si incontrano nel proporre l’italiano segnato ai bambini piccoli? E quali prospettive vede per il futuro, sia in termini di ricerca che di applicazione pratica?
Senza dubbio, oggi, le principali barriere sono la reperibilità di materiali adatti e la mancanza di adeguata formazione per operatori e famiglie. Come logopedista penso sarebbe importante un maggiore investimento nella ricerca e nella creazione di risorse specifiche; ma ancor di più, sarebbe doveroso sostenere la persona sorda come una persona che può e deve avere pieno accesso, al pari degli udenti, a percorsi di studio, di formazione e di socializzazione. Questo significherebbe garantire un ambiente inclusivo e privo di barriere comunicative, dove la persona sorda possa sviluppare le proprie potenzialità, partecipare attivamente alla vita culturale e sociale, e costruire relazioni significative.
È fondamentale promuovere una visione della sordità non come limite, ma come una diversità che arricchisce il contesto umano e sociale, investendo in risorse, tecnologie e formazione per abbattere ogni forma di discriminazione.
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